Il termine Mindfulness è la traduzione di “sati” che in lingua pāli, il linguaggio utilizzato dal Buddha per i suoi insegnamenti, significa essenzialmente consapevolezza, attenzione, attenzione sollecita, o piena consapevolezza mentale che sono qualità dell’essere che possono venire coltivate attraverso la meditazione.
Mindfulness è quindi una modalità di prestare attenzione, momento per momento, sul momento presente, in modo intenzionale e non giudicante, al fine di raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza.
Questa abilità la si raggiunge attraverso la pratica della meditazione di consapevolezza che ci permette di osservare tutti i contenuti mentali (pensieri, giudizi, ricordi, anticipazioni) in arrivo e di accettarli per quello che sono senza attaccarsi o reagire ad essi.
Gran parte della sofferenza dipende infatti dall’identificazione coi pensieri: “io sono i miei pensieri”, “i pensieri sono fatti”, mentre il primo passo verso il cambiamento avviene grazie ad un allontanamento cognitivo dalle esperienze che si impongono nel campo degli eventi mentali: “io sono colui che osserva questi pensieri”, “i pensieri sono ipotesi processate automaticamente dalla nostra mente”.
Migliorare questa modalità di prestare attenzione permette di cogliere, con maggiore prontezza, il sorgere di pensieri automatici che contribuiscono al nostro malessere.
La padronanza dei propri contenuti mentali e degli stili abituali di pensiero ci permette inoltre maggiori possibilità di esplorazione, espressione e azioni che vadano nella direzione dei nostri valori.