Il sesso convenzionale è ancora incentrato sulla coppia eterosessuale e sull’idea che l’orgasmo sia l’obiettivo competitivo da raggiungere attraverso il rapporto coitale piuttosto che da sentire, sperimentare, godere, assaporare, condividere.
Nelle società moderne le relazioni si basano sulla parità sessuale, sentimentale ed emozionale, sulla rivendicazione del piacere femminile, che grazie alla diffusione dei metodi anticoncezionali e alle moderne tecnologie della riproduzione sono liberi da vincoli procreativi, da stereotipi di genere, fondate sull’autonomia individuale e non necessariamente orientata alla monogamia e alla stabilità.
Il concetto di relazioni intime non convenzionali sradica la centralità della coppia, in particolare di quella eterosessuale e del rapporto sessuale nella costruzione della definizione di intimità per includere numerose altre forme di relazioni umane: l’amicizia, la poliamoria, il BDSM, la relazione con ex-partner, o ancora quella fra partner che per motivi diversi non vivono assieme.
Così come l’eterosessualità non deve essere data per scontata nell’immaginare l’intimità, così non lo deve essere la presenza di rapporti sessuali.
Le relazioni intime vengono caratterizzate dall’ accesso ad una parte nascosta, segreta e protetta dell’Altro.
Non bisogna avere timore di condividere le proprie fantasie per paura di essere inquadrati come bizzarri, deviati, malati.
I comportamenti sessuali atipici possono rafforzare la relazione, l’autostima e aiutarci ad esplorare i nostri limiti e confini.
L’interesse per il BDSM è presente nella maggior parte della popolazione generale. Le ultime ricerche stabiliscono una volta per tutte che le pratiche BDSM non sono indice di disturbi mentali come molti ancora credono, ma una preferenza piacevole non solo sessuale.
È stato riscontrato un alto interesse per le attività relative al BDSM nella popolazione generale perché il 46,8% del campione totale aveva mai svolto almeno un’attività relativa al BDSM e un ulteriore 22% ha indicato di aver (avuto) fantasie al riguardo. È interessante notare che il 12,5% della popolazione totale ha indicato di svolgere almeno un’attività relativa al BDSM su base regolare. Alla domanda se si sono visti interessati al BDSM, il 26% ha dichiarato che questo è il caso e il 7,6% si è identificato come praticante del BDSM. Gli interessi nelle attività dominanti e sottomesse erano comparabili e, notevolmente, erano altamente intercorrelati. Gli interessi di BDSM e fetish erano significativamente più alti negli uomini che nelle donne. Il gruppo più anziano (48-65 anni) aveva punteggi BDSM significativamente più bassi rispetto ai coetanei più giovani. Dei partecipanti con un interesse BDSM, il 61,4% se ne è reso conto prima dei 25 anni.
Gli esperti hanno scoperto che il BDSM, che sia nel ruolo di “top” o di “bottom”, dominante o sottomesso, è associato a un distinto stato di alterazione della coscienza, legato peraltro alla creatività. In aggiunta il BDSM risulta ridurre lo stress psicologico, migliorare l’umore e aumentare l’eccitazione sessuale.
Riferimenti bibliografici
Holvoet L, Huys W, Coppens V, et al. Fifty Shades of Belgian Gray: The Prevalence of BDSM-Related Fantasies and Activities in the General Population. J Sex Med 2017;14:1152-1159.
Bondage-Discipline, Dominance-Submission and Sadomasochism (BDSM) From an Integrative Biopsychosocial Perspective: A Systematic Review
Nele De Neef, MD,1 Violette Coppens, PhD,2,3 Wim Huys, MSc,2 and Manuel Morrens, MD, PhD2,3,∗
Sex Med. 2019 Jun; 7(2): 129–144.